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giovedì 16 agosto 2007

Day 0

Finalmente qui!
Allora... ho un sacco di cose da raccontarvi e non so da dove iniziare...

Partiamo dal viaggio.
Siamo in 3, io, Antonio (l'ing. elettronico che viene in ERASMUS pure lui) e Marco...
Antonio già lo conoscevo, per cui nessun problema...
Marco, beh... cosa dire di Marco? possiamo dire che l'ho sopportato perchè era con Antonio...
uno "shoppino" di 19 anni che si gaggiava come un 25enne, con i capelli finto-ricci, con il frangione fino agli occhi, una felpa "Salento 12" e un paio di jeans cadenti (con boxer in vista, ovvio), occhiali da fichetto e polemico per qualsiasi vaccata. Come se non bastasse, aggiungeteci anche un senso dell'umorismo che va oltre il concetto di merda intergalattica... Ecco... è stato amore a prima vista!

Comunque... fatto il check-in passiamo ai metal detector; faccio passare lo zaino nell'apposito metal detector, passo sotto a quello grande, nessun problema. Il tipo dall'altra parte mi guarda e mi fa: "Hai delle forbici nello zaino?" Io: "No, perchè?" Lui: "Si, le hai, le vedo nel monitor" (ma allora che cazzo me lo chiedi a fare, pirla???) Io: "Non lo sapevo... dove sono?" Lui: "Nello zaino" (no comment).
Allora che faccio? apro lo zaino, dò un'occhiata ma non vedo niente... poi mi viene il colpo di genio (:-P) apro il portapenne e ci trovo un paio di forbici che manco sapevo di avere, risalenti, forse, alla prima elementare, con una punta talmente tonda che potrebbe averla disegnata Giotto in persona. Le prendo, guardo il tipo, freno l'impulso di piantargliele nel collo urlando "NON POTEVI DIRMELO SUBITO DECEREBRATO!!!!!" e le riporto indietro ai miei che mi guardavano da lontano :-)

Bene, se "Il buongiorno si vede dal mattino", sono a posto :-D

Passato il controllo ci dirigiamo al gate. Nel frattempo, comincio sempre di più a capire che io e Marco saremo amici per la pelle...

Arrivati al gate guardiamo sul monitor e leggiamo che il nostro volo è stato posticipato di 40 minuti (bene, sempre meglio!).
Vabe', ci sediamo e facciamo passare l'attesa in qualche modo.
Saliti sull'aereo, secondo voi, seduto vicino a chi sono capitato? esatto... my lovely friend Marco.
iPod a palla nelle orecchie e sguardo fisso sul finestrino mi sono sembrati due metodi eccellenti per arginare l'estrema fastidiosità di quest'individuo.

Hanno funzionato.

Peccato che il viaggio durasse solo 2 ore :-D
All'una circa (Ryanair si conferma pefetta nel dilatare i tempi e risultare così sempre in orario se non in anticipo rispetto alla tabella di marcia) arriviamo a Stansted.
Io non so se qualcuno di voi ci sia già stato.... io pensavo che fosse un po' un buco di aeroporto, tipo Orio al Serio, per intenderci. In realtà è una cosa gigantesca, ha 100 gates diversi!!!
Appena arrivati facciamo un po' di coda per il controllo dei documenti, ma nulla di che, giusto una decina di minuti. Provate un po' a dire chi si è lamentato di dover stare in piedi per tutti questi interminabili e faticosissimi 10 minuti? esatto!!! (che ve lo scrivo a fare?).

A questo punto ci accampiamo in un posto in aeroporto e Marco e Antonio annunciano la loro volontà di dormire... meno male! per me fare la notte non è un problema e così riesco a non sentirli per un po' di tempo (insieme a Marco, pure Antonio non è 'sta cima di umorismo). Tenete conto del fatto che era già l'una e mezza, che io ero abbastanza stanco, e provate ad immaginare quale fosse il mio grado di sopportazione (chi mi conosce lo sa ;-)).

Alle 5 aprono il check-in per Göteborg e pesiamo le valigie. Vedono che sforo di 1,5Kg e così pago 5 sterline, comunque per il resto nessun problema.
Quando l'aereo parte, io sto già praticamente dormendo... guardo la hostess che ci spiega le istruzioni di salvataggio con gli occhi semichiusi, la bocca aperta e un'espressione da zombie... appena dice l'ultima parola, piombo nel sonno.
Mi sveglio giusto 15 minuti prima dell'atterraggio (che, ovviamente, avviene in anticipo di circa 10 minuti).

L'aeroporto usato dalla Ryanair qui (il Gothenburg City - GSE) è veramente un buco... ma "un buco", vuol dire che atterra un aereo per volta con frequenza di uno all'ora e il nastro dei bagagli è uno solo. Insomma... un VERO buco.

Veniamo subito accolti dal favorevole clima di questo paese: vento e pioggia :-|
Ovviamente, nessuno di noi tre aveva messo un ombrello o una mantellina nello zaino o nel borsone... insomma... tre profughi :-D

Prendiamo il pullman che ci porta fino alla stazione centrale di
Göteborg (Centralstationen). Da lì, sempre sotto la pioggia e bagnati marci, andiamo nel posto in cui avrebbero dovuto consegnarci le chiavi dell'alloggio. Dico "avrebbero dovuto", perchè a me non le hanno date. Le hanno date ad Antonio, ma le chiavi della mia residenza erano in un altro stabile. Perfetto. E' già l'una di pomeriggio. Mi faccio spiegare dov'è, mollo il borsone ad Anto e Marcuccio caro e parto di corsa.
Cerco per 30 minuti di trovare sto benedetto posto, finchè ci riesco... prendo le chiavi e torno (sempre di corsa) dai due piccioncini. Loro hanno comprato un pacchetto di patatine e si sono mangiati un panino... scrocco 3 patatine pure io, poi ci salutiamo e parto alla volta della mia residenza, questa volta in autobus.

Ci arrivo che sono le 4 di pomeriggio, ormai stravolto e senza aver pranzato...
Poso lo zaino, il borsone, guardo un po' la camera e il bagno, vado a vedere cosa manca in cucina e poi suono al campanello della camera davanti alla mia per chiedere qualche informazione e fare la prima conoscenza :-)

Mi apre la porta Charlotte (o Christine, onestamente non ricordo), una stanga di almeno 1.85, capelli scuri e occhi azzurri che mi guarda con un sorriso di compassione (ricordate che io ero bagnato dalla testa ai piedi...). Avete presente quando nei cartoni animati la mandibola del personaggio si stacca e sbatte con forza a terra? Ecco, più o meno...
Riesco comunque a balbettare che sono il nuovo studente ERASMUS e che vorrei sapere come funzionano le cose qui dentro... lei, gentilissima, mi fa fare un giro per la cucina e mi spiega un po' di cose che ora non sto a scrivervi, tanto non vi interessano. Parliamo 5 minuti e vengo a sapere che lei è svedese di
Göteborg e che la maggioranza degli abitanti di Kjellmansgatan sono svedesi, perchè qui, gli svedesi hanno l'abitudine di mollare la famiglia a circa 18 anni e andare a vivere da soli (anche se comunque spesati). Poi la lascio tornare in camera sua e io vado al supermercato che c'è qua vicino a comprare un po' di roba... Tornato a casa pulisco il bagno, poi mi faccio una doccia e finisco all'alba delle 20.

Allora vado gaggiamente in cucina a farmi una "Italian pasta" (ho trovato la Barilla a 85kr)... che verrà impietosamente rovinata dal gas elettrico. Avere le piastre al posto del fuoco non è affatto facile come credevo, e così brucio un po' il soffritto... la pasta risulterà una "Italian shit" :-(

Mentre mangio incontro un'altra ragazza appena arrivata anche lei, di cui non ricordo il nome e che non si ferma a chiaccherare, poi arrivano David (svedese pure lui che tra 2 settimane se ne va) e Jonas (penso che si scriva così) che è il tipo con il quale divido il frigorifero... sembrano simpatici :-)

Finita la pasta lavo i piatti e vado in camera... sono le 22... mi corico nel letto e crollo in un sonno profondo...

1 commento:

Fabri ha detto...

Ciao ste!! Sono orgoglioso di rompere il ghiaccio per quanto riguarda i commenti sul tuo blog, almeno da quando sei 100% svedese :).
Vedo che il viaggio è andato tutto bene, a parte il piccolo disguido sul superamente del limite di peso del bagaglio (e gigi te l'aveva anche detto che sono fiscali!), quindi ora puoi goderti Göteborg e le sue bellezze! (e non intendo solo Charlotte ;)
L'abito non fa il monaco, ma dopo aver visto la foto di "marcuccio" e letto la tua descrizione penso di averlo inquadrato un po', e sono sicuro che diventerete culo e camicia :D.
L'altro ragazzo era un compagno di corso di Ode? Perché non mi è nuova quella faccia...
A proposito, loro ignorano che tu stia tenendo un blog, vero?! Magari filtra i commenti che li riguardano, così se dovessero scoprirlo non avresti nulla da temere per quanto riguarda la tua incolumità (più che altro perché sono in 2 :D).
Ora torno alle foto delle vacanze da riordinare, magari cerco anch'io uno spazio web su cui pubblicarle, così puoi vedere che posti fantastici abbiamo visitato e quanto sono "dure" ceci e debby :)

ciao!!